La Città degli Uomini che hanno preso il Volo

"Prosa poetica” nella sua alternanza di racconti brevissimi e di qualcosa di non ancora codificato (e forse non codificabile), pagine, appunto, di pura e semplice prosa letteraria. Tutte scandite da alcuni refrain linguistici e strutturali, dal ritorno incrociato di alcuni temi. Il lettore è accompagnato a entrare in un clima (soprattutto emotivo) e a condividere gli interrogativi di fondo, sentendosi a casa. “Gli uomini che hanno preso il volo” sono dunque gli uomini che muoiono, o sono quelli che viaggiano con la fantasia o con i pensieri. In sostanza, però, appaiono quasi tutti isolati, o affetti da una quasi congenita malinconia, che quest’opera propone come cifra sentimentale del nostro tempo.