Fior di Sardegna.  Grazia Deledda

Fior di Sardegna

Por Grazia Deledda

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Sinopsis

Fermarsi in un sito sconosciuto e montuoso dell’isola di Sardegna, cogliere fra i lentischi e le roccie una timida rosa montana, nata all’ombra degli elci e fra i profumi delle folte borraccine, - esaminarla foglia per foglia, sino agli intimi più segreti ed olezzanti del suo calice, - descrivere le tinte rosee sfumate in diafani pallori o in porpore di fuoco, i misteriosi profumi miti sotto le perle della rugiada, acri sotto ai raggi ardenti del solleone, - ecco il modesto scopo del presente Racconto. Chiunque da una novella sarda attende le solite storie atroci di sangue, di odî feroci e di amori terribili, non legga questo povero lavoro, ché nulla troverà di tutto ciò. Chi invece ama conoscere un poco i costumi, le passioni, gli usi odierni, la vita e i paesaggi del centro della Sardegna legga con pazienza e bontà queste modeste pagine, che tutto ciò descrivono con fedeltà, secondo le poche forze della giovane autrice, - la quale prega infine i suoi lettori Sardi di non offendersi se per caso trovano qualche fortuita rassomiglianza di nomi, non intendendo alludere a nessuno col narrare casi accaduti soltanto nella sua fantasia - e i colti lettori del Continente di perdonarle gli errori e le imperfezioni, pensando che essa, ancora inesperta nell’arte dello scrivere, ma sempre pronta a perfezionarsi col tempo, non conta ancora venti anni. Maria Grazia Cosima Deledda è nata a Nuoro, penultima di sei figli, in una famiglia benestante, il 27 settembre 1871. E’ stata la seconda donna a vincere il Premio Nobel per la letteratura, nel 1926. Morirà a Roma, alletà di 64 anni, il 15 agosto 1936. La narrativa della Deledda si basa su forti vicende damore, di dolore e di morte sulle quali aleggia il senso del peccato, della colpa, e la coscienza di una inevitabile fatalità. È stata ipotizzata una somiglianza con il verismo di Giovanni Verga ma, a volte, anche con il decadentismo di Gabriele DAnnunzio, oltre alla scrittura di Lev Nikolaevic Tolstoj e di Honoré de Balzac di cui tra laltro la Deledda tradusse in italiano lEugenia Grandet. Tuttavia la Deledda esprime una scrittura personale che affonda le sue radici nella conoscenza della cultura e della tradizione sarda, in particolare della Barbagia.

Grazia Deledda

  • Editorial:
  • Scrivere
  • ISBN:
  • 9788866610045
  • Idioma:
  • Italiano
  • Tamaño:
  • Kb
  • Publicado:
  • Diciembre 26, 2010
  • Ficción / General
    Ficción General

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