Una collana di corallo rosso

Sandra, Giulia, Claudia, situazioni diverse, donne diverse accomunate dal rapporto conflittuale che tutte e tre vivono con il loro uomo. Claudia, in seguito ad un rapporto fallito, inizia finalmente una storia d’amore ricambiato e felice. Legate invece da un destino comune, Sandra e Giulia, rispettivamente moglie e amante del giornalista Giorgio, subiscono le prepotenze fisiche e, soprattutto, morali che l’insensibilità, la convinzione che l’uomo “può” e, in definitiva, l’egoismo del maschio riesce a infliggere a entrambe. Deluso e amareggiato dalla perdita del figlio sul quale aveva posto la sue speranze, la sua realizzazione e il suo completamento virile, cercando una cicatrizzazione delle sue ferite, Giorgio si invaghisce di Giulia nella quale cerca e crede di trovare il vero amore. Dopo un breve periodo d’innamoramento folgorante Giulia, a sua volta, finirà con il deluderlo: lui le attribuirà un tradimento in realtà inesistente, presente solo nella sua mente. Da quel momento vuole vendicare l’amore che crede tradito. In quale modo? Umiliandola, trattandola come un oggetto, cercando perfino di dividere con l’amico Adriano i suoi favori. Sandra: ormai rappresenta l’abitudine, fa semplicemente parte dell’arredamento di quella che un giorno era stata una casa colma d’amore. Relegata in un angolo, al massimo fatta oggetto di un affetto che lui definisce “fraterno”, non riesce a reagire all’indifferenza del marito. Abbandonata alle sue angosce, cominciate con la perdita del bambino, è tormentata da incubi ossessionanti che le sconvolgono la mente e ai quali porrà termine nell’unico modo in cui, il suo spirito smarrito, potrà trovar pace.