La gestione dei rifiuti solidi urbani nel Verbano-Cusio-Ossola.  Guido Lucarno

La gestione dei rifiuti solidi urbani nel Verbano-Cusio-Ossola

Por Guido Lucarno

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Sinopsis

La provincia di Verbania rappresenta un interessante esempio virtuoso di gestione delle attività di raccolta, differenziazione e smaltimento dei rifiuti solidi per una serie di aspetti. Le chiusure della discarica e dell’impianto di incenerimento, strutture in generale poco compatibili con l’ambiente e in particolare con la vocazione turistica della provincia, hanno posto il problema dello smaltimento, che deve ricorrere a strutture esterne al territorio. In questa prospettiva, attuale e futura, è stato necessario varare una politica di contenimento dei costi di esternalizzazione del servizio attraverso una limitazione della frazione indifferenziata e la promozione di una capillare attività di differenziazione alla fonte, che permette il recupero di alcune categorie di materiali (vetro, carta, cartone, plastica, metalli da imballaggi domestici, frazione umida), il cui conferimento a centri di recupero esterni può comportare un parziale ammortamento degli oneri di gestione. La progressiva diffusione di un servizio di raccolta porta a porta e di pagamento da parte dell’utenza delle quantità eccedenti la normale produzione di rifiuti attraverso l’acquisto di sacchi conformi forniti dal Consorzio incentiva la responsabilizzazione dei singoli abitanti verso una corretta pratica di differenziazione che ha già superato le percentuali previste dalle normative nazionali e lascia sperare in un’ulteriore diminuzione della frazione indifferenziata. Questa tendenza è in atto nonostante la presenza di una consistente percentuale di popolazione non residente, costituita dai turisti registrati e delle seconde case, nonché dal transito degli escursionisti, per i quali il problema del corretto smaltimento dei rifiuti non costituisce una priorità nell’adeguamento del proprio comportamento verso una mitigazione dell’impatto ambientale. Tuttavia, se da un lato i rifiuti prodotti dai turisti registrati sono gestiti dagli esercenti delle relative strutture ricettive e pararicettive, sui quali è possibile agire con azioni di sensibilizzazione o coercitive che spingano a comportamenti più virtuosi, per gli utilizzatori delle seconde case, trattandosi in prevalenza di turisti vicinali, provenienti in larga maggioranza da Piemonte e Lombardia, regioni dove da anni è in atto la raccolta differenziata con lusinghieri risultati, la corretta applicazione delle norme di conferimento non dovrebbe presentare grossi problemi, per cui la presenza di una così consistente percentuale di popolazione non residente non sembra costituire un problema nello smaltimento differenziato dei rifiuti da essa prodotti. L’indagine condotta nella presente ricerca, oltre a tracciare il quadro geografico del fenomeno e a fare il punto sui risultati ottenuti dall’organizzazione della raccolta e dello smaltimento nella provincia del VCO, ha avuto il duplice obiettivo di stimare la consistenza della popolazione non residente (presenze turistiche registrate, ma soprattutto quelle sommerse) e di verificare se esistano, nel processo di produzione, motivi geografici più o meno diffusi alla base di una particolare distribuzione, su base comunale, del fenomeno. Queste osservazioni potranno servire per meglio definire in futuro la corretta ubicazione dei centri di raccolta e la migliore organizzazione del conferimento e dello smaltimento, ricorrendo, località per località, a quelle più funzionali sulla base delle quantità prodotte e della propensione della popolazione a produrre o meno rifiuti differenziati. Ciò potrebbe fornire indicazioni per un più proficuo impiego delle risorse e per attivare, se occorre, azioni di sensibilizzazione sulla popolazione per contenere e gestire al meglio i propri rifiuti. Tratto dalle Conclusioni dell'Autore

Guido Lucarno