Via Crucis, Via cordis .  Maria Rattà

Via Crucis, Via cordis

Por Maria Rattà

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Sinopsis

La Croce è, nell ’ottica di fede, un trampolino verso il "meglio ": essa aiuta a fare la volont à di Dio anche quando questa costa; fa crescere nell ’amore; consente - spiritualmente parlando - di alleggerire il peso della ben pi ù pesante Croce che Ges ù port ò; è strumento di purificazione e di conversione, di cambiamento del cuore per modellarlo sempre pi ù su quello di Cristo in vista della meta finale, il Paradiso. In quest ’ottica la Croce è stata vissuta da Padre Pio, padre Cappuccino che nella sua straordinaria esperienza di mistico stigmatizzato, ha veramente portato sul proprio corpo i segni della Passione di Cristo, ma che ha anche fatto esperienza della croce della malattia, dell ’incomprensione da parte di alcuni religiosi e laici, dell ’isolamento forzato & hellip; insomma, di alcune di quelle situazioni dolorose che ogni uomo, anche se in misura diversa, si ritrova a vivere. Nei suoi scritti il riferimento alla Croce è spesso presente, e dopo essere stato oggetto di riflessione per i destinatari delle sue parole, si fa insegnamento anche per i credenti di oggi. & laquo;Consolati! Tutto passa; Ges ù ti presenta una croce, una croce molto pesante, s ì, ma non perderti d 'animo: la croce di Ges ù fu molto pi ù pesante; non temere; egli è vicinissimo a te; è l ì per alleviarti i dolori e tu invocalo sia nei pericoli, sia nelle cose prospere[1]. Anche noi, se saremo imitatori di Ges ù Cristo, sostenendo tutte le battaglie della vita, parteciperemo ai suoi trionfi. S ì, concludo con san Giovanni Crisostomo, crediamo pure fermamente, essere di tanta gloria il divin redentore adorno, ma viviamo ancora alla sua gloria, imitando i suoi esempi, seguendo i suoi voleri: altrimenti a nulla ci gioverebbe il nostro credere, se non vi corrispondesse il nostro operare & raquo;[2]. [1] Lettera n. 3 a Eligio Atella , in Padre Pio da Pietrelcina, Padre Pio da Pietrelcina, Epistolario, Vol. IV, 3a edizione, (a cura di Padre Gerardo Di Flumeri), Edizioni Padre Pio da Pietrelcina, 2000, pp. 602-603. [2] Lettera n. 32 a Raffaelina Cerase , in Padre Pio da Pietrelcina, Cit ., Vol. II, p. 224.

Maria Rattà