L'ultima Frontiera.  Matteo Mazzoni

L'ultima Frontiera

Por Sergej Konjašin, Matteo Mazzoni (Traductor)

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Sinopsis

L'azione del romanzo storico “L'ultima frontiera” ha luogo tra le rovine di Novorossijks - una piccola città sulle rive del Mar Nero quasi completamente spazzata via dalla faccia della terra in seguito alle feroci battaglie con gli invasori nazifascisti negli anni 1942-1943. E' un tempo molto difficile per la Russia che è drasticamente esaurita dopo una serie completa di sconfitte schiaccianti. Ciascuno dei protagonisti lo sperimenta a suo modo. Alcuni di essi mostrano vette senza pari di resilienza e coraggio , altri tentano di sistemare vecchie questioni per salvare le loro vite per mezzo dell'inganno e del tradimento. Ma per tutti loro, così come per le truppe della Wehrmacht - molte volte superiori -, che corrono verso il Caucaso, le feroci battaglie nei cementifici ai margini orientali di Novorossijsk sono in qualche modo la loro ultima frontiera, su cui devono fare una scelta difficile - morire o vincere. Il soggetto è basato sul destino di due amici completamente dissimili, combattenti del 305° battaglione di Marina sovietico - Andrej Novitskij (nativo di Novorossijsk) ed Endel Mari (estone). Essi, miracolosamente sopravvissuti nella mortale battaglia nella Vallata di Adamovi?, non esitano a rispondere alla proposta  del loro comandante, il maggiore Cezar' Kunikov, di andare in una battaglia perfino più feroce - in un ardito sbarco notturno sulla riva occidentale della Baia del Cemes, sull'ora leggendaria testa di ponte della Malaja Zemlja. Talvolta il romanzo è terrificante nel descrivere le atrocità naziste e gli orrori della guerra. Allo stesso modo l'autore non risparmia né i suoi protagonisti, né i lettori, esponendo successivamente, pagina dopo pafina, il terribile prezzo della grande vittoria, che nessun eroismo e nessuna acquisizione degli alti capi militari giustificherà mai. Questo libro è un promemoria non solo di perché e grazie a chi abbiamo un cielo sereno sopra la testa, ma anche e piuttosto che questo non dovrà mai più

Matteo Mazzoni