Le Sirene del Passato

Camaiore (Toscana), settembre 1944. L’arrivo delle forze di liberazione è imminente ma alcuni frati vengono condannati dal maresciallo Neumann con l’accusa di aver aiutato dei paesani a sfuggire ai rastrellamenti delle SS. Manca all’appello Frate Severino, ragazzo umile figlio della povera Ida, a cui la guerra ha strappato gli affetti più cari e il lavoro. Rio de Janeiro, giugno 2014. Il settantenne Sabino, dopo la morte di suo padre, riceve una lettera scritta proprio dal genitore ma consegnatagli soltanto adesso dal nipote Claudio. Il contenuto è delicato: le radici brasiliane di Sabino sono messe in discussione e ciò che apprende lo induce a partire per l’Italia. Jena (Germania), agosto 1925. Karl Brandt è un volenteroso studente di medicina che si reca in vacanza in Toscana e s’infatua di una ragazza italiana. È destinato a tornare nel Paese molti anni dopo, da potente gerarca nazista impegnato in una missione che lo porta a scontrarsi col suo passato e a materializzare i suoi ricordi. Diego Corfini costruisce con accuratezza una storia intensa che viaggia nel tempo e nello spazio per ricomporre un quadro di domande che cercano grandi risposte, narrando gli orrori della guerra e le emozioni che fanno palpitare la vita. Mi chiamo Diego Corfini , ho trentadue anni e vivo a Camaiore, in provincia di Lucca. Ho sempre lavorato nel mondo della ristorazione versiliese, territorio al quale sono fortemente legato e fin da piccolo ho scoperto e coltivato l’amore per la lettura, forse ereditato da mia madre. Grazie alle amicizie del liceo questa passione è cresciuta sempre di più fino a insinuarsi dentro di me l’idea di poter scrivere qualcosa di mio. Vari sono stati i tentativi, anche con un carissimo amico, di buttare giù un’idea ma invano. Quando poi sembrava che questo traguardo non poetesse vedere la luce, a poco a poco i pezzi di una storia sono andati a unirsi nella mia mente come una sorta di puzzle che si risolve da solo. Da questa idea grezza alla fine è nato il romanzo Le Sirene del Passato , mi auguro primo di una lunga serie. Oltre al lavoro e alla passione per la lettura/scrittura nelle mie passioni rientra l’amore per i viaggi, per la buona tavola, per il buon bere e da sempre mi affascinano i vecchi racconti o storie e le tradizioni che hanno dato un contributo fondamentale alla realizzazione su carta delle mie idee.