Olga e la sua compagnia... Piccoli dialoghi e dintorni

Questo è un “libricino o libercolo” come amo definirlo, perché lo possono leggere tutti soprattutto coloro che odiano i tomi... È veloce, è un libercolo da bere tra un caffè e una birra, se lo troverete brutto lo porterete in bagno con voi, vi stimolerà la minzione (mi viene in mente la nostra Sabrina Ferilli con Maria de Filippi a disquisire su tale termine, che esilarante siparietto!) o di sicuro favorirà la peristalsi intestinale e vi permetterà una dolce evacuazione. È per coloro che leggono solo i messaggi dei cellulari, o quasi, non vi annoierà e probabilmente vi indurrà all’esplorazione dei paesaggi da me descritti!!! È un mosaico di storie di donne di mia conoscenza che mi hanno ispirata, questa “scrittura leggera” mi ha permesso di non impazzire nella mia quarantena di povera “appestata da covid”… Tra gli abeti pesanti di neve fresca sulle cime trentine o lungo la battigia sarda in balia del maestrale, dentro gli abissi profondi dell’animo umano, l’autrice ci accompagna in questo viaggio salvifico dai contorni inaspettati. Barbara Farci Delpero è nata in Piemonte nel 1969 da genitori sardi, vissuta nel sud Sardegna a Muravera (paese delle arance) sino all’età di venti anni e poi trasferitasi in Trentino (Passo del Tonale) per amore e per lavoro. Accanto agli studi tecnici, ha sempre affiancato una grandissima passione per la lettura, soprattutto quella di autori sardi ma non solo. Ha sviluppato un amore incondizionato per Grazia Deledda e Giovanni Verga, veristi puri,e per il genere “ermetico” di Giuseppe Ungaretti, Salvatore Quasimodo ed Eugenio Montale e i memoriali di Primo Levi. Adora Elena Ferrante e immergersi nelle poesie dell’eccelsa Alda Merini.